Rapporto orso bruno marsicano 2017


Presentazione

Con la pubblicazione del rapporto 2017, per il terzo anno consecutivo, manteniamo fede all’impegno che ci siamo assunti ad arricchire l’informazione sull’orso bruno marsicano e sulle attività legate alla conservazione dell’animale simbolo del Parco.  Lo facciamo dando conto del lavoro, delle attività e delle iniziative  realizzate nel corso di un anno dalle tante persone che operano per l’orso marsicano nel Parco e fuori dal Parco. Lo facciamo costantemente, anche nel corso dell’anno, informando puntualmente su tutto quello che di significativo avviene, ma con la pubblicazione del rapporto, abbiamo la possibilità di ampliare il quadro complessivo anche all’impegno di altre istituzioni e aree protette. Abbiamo, inoltre, l’opportunità di fornire dati e informazioni che sfuggono al clamore degli avvenimenti che richiamano maggiore attenzione.

L’orso marsicano suscita grandi passioni, discussioni e polemiche che sono sicuramente utili nel mantenere viva l’attenzione sul rischio di estinzione di una piccola popolazione di un orso unico, che ha modellato le proprie caratteristiche nel rapporto con gli uomini e il territorio nel quale è vissuto in qualche  migliaia d’anni d’isolamento dalle altre popolazioni di orso bruno. Nonostante le acquisizioni della ricerca scientifica, e nel 2017 sono stati pubblicati su riviste internazionali importanti  contributi scientifici, sull’orso marsicano permangono convinzioni errate dure a morire. D’altra parte la forza simbolica di un animale come l’orso non può non conservare un collegamento antropologico potentissimo con la cultura che ha animato l’immaginario popolare per secoli.  Farsi carico della conservazione dell’orso marsicano significa riferirsi costantemente alle evidenze scientifiche che devono guidare le scelte dell’Ente, sapendo che la gestione dell’orso non è un’operazione da laboratorio e deve quindi confrontarsi costantemente con la realtà sociale, economica e culturale del territorio nel quale l’orso, nonostante tutto, continua a vivere.  

La ricerca sulla genomica ci rassicura sulla capacità dell’orso di conservare un adeguato sistema immunitario e ci tranquillizza nell’immediato rispetto al rischio di una rapida estinzione della popolazione, ma continuano a preoccuparci, nel medio-lungo periodo, gli effetti deleteri che  la  bassa variabilità genetica può provocare.  

Nel 2017, per la prima volta, dopo 12 anni di conteggi,  la linea spezzata che unisce i dati dei cuccioli nati nell’anno ha cambiato verso rispetto a quello atteso. Per la prima volta a un anno di nascite più numerose ne è seguito un altro. Per vedere crescere la popolazione di orso marsicano abbiamo bisogno di questo, che a una anno di nascite numerose ne segua un altro e un altro ancora. Non è facile. Non sarà facile. Perché accada abbiamo bisogno di salvaguardare le orse in grado di riprodursi, di evitare che muoiano per mano diretta o indiretta dell’uomo. Solo così potremo rafforzare quel timido, ma importante movimento di orsi fuori dall’areale storico del marsicano e realizzare una popolazione dell’Appennino Centrale. Ci sono segnali che vanno in questa direzione e questo deve rafforzare gli sforzi di tutti.

 Nell’aggiornamento della Cartografia del Piano di Tutela dell’orso marsicano, i ricercatori disegnano uno scenario nel quale sui territori con habitat idoneo, nella parte di Appennino che va dal neonato Parco Nazionale del Matese al Parco dei Sibillini, possono vivere 70 femmine e oltre 200 orsi. E’ questo l’orizzonte di conservazione dell’orso marsicano per fare in modo che non sia più a rischio d’estinzione.  Continuare a pensare che l’orso marsicano si salva solo nel territorio del Parco è una pura illusione. Nel Parco l’orso è già salvo, è già stato salvato, grazie al lavoro di uomini che nel corso di quasi un secolo se ne sono fatti carico. C’è la necessità di continuare un lavoro fondamentale perché nel Parco e nella ZPE vive la maggioranza della popolazione di orsi marsicani, ma c’è bisogno di altri uomini che anche fuori dal Parco e nelle altre aree protette facciano altrettanto. 

Antonio Carrara

Presidente Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

http://www.parcoabruzzo.it/pdf/NaturaProtetta_RapportoOrso2017.pdf

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